Le vetrate della Cappella
Le vetrate sono opera di Marie-Josèphe GUEVEL, che nel 1989 ha ricevuto il Premio Internazionale di Vetrate a Chartres.
Il disegno tematico: una descrizione esplicativa...
L'arte sacra mira ad aprire il cuore e la mente alla trascendenza e all'immanenza.
Disegno tematico :
- In generale, il lato destro della cappella è dedicato alla Vergine Maria e a Santa Rita: il colore predominante è il blu. Il lato sinistro è dedicato a Gesù Cristo e il colore dominante è il rosso e l'oro, secondo la tradizione.
- A destra dell'altare si trovano le tre vetrate che raffigurano Santa Rita e la Nascita della Vergine (la più piccola).
- Le volute blu e malva, come un manto protettivo, avvolgono e irradiano la statua di Santa Rita con la tenera luce della gentilezza e della compassione. Le macchie rosse simboleggiano le sofferenze della santa: il sangue della sua fronte, salendo verso Dio, si trasforma in rose, ovvero in grazie per noi. Queste rose simboleggiano anche la Vergine Maria e nella quarta finestra si trasformano in "Rosa mystica", il fiore perfetto, simbolo di Maria. In contrasto con i colori forti delle finestre inferiori, le finestre superiori sono illuminate con i colori di Cristo, con rientranze, simbolo di speranza per coloro che, disperati, pregano Santa Rita.
Queste vetrate sono state progettate per ispirare la preghiera e la meditazione. Sono porte del mondo spirituale che devono essere aperte lentamente. Come per la musica, è la giusta intonazione dei toni, l’esatta collocazione della linea armonica, che porta l’osservatore al di là di tutto ciò che il simbolismo di primo livello può trasmettere. Lo stesso vale per tutte le vetrate della cappella.
- Sul retro della cappella, nel portico, lo stemma degli Oblati della Vergine Maria, in oro e giallo, i colori di Cristo, spicca su uno sfondo blu stellato, simbolo della Vergine.
Lo stemma delle Oblate risale al 1840 circa. L’abbreviazione mariana consiste in una M (Maria), la cui parte superiore si svasa in una V (Vergine), circondata da una O (Oblate). Al centro, il piccolo punto verso l’alto corrisponde al punto simmetrico del punto verso il basso; è presente anche una A, la seconda lettera di Maria, poiché nell’antichità era consuetudine utilizzare le prime due lettere del nome per le abbreviazioni (vedi, ad esempio, il “khi-rho”, XP, per Cristo). È anche molto comune nell’arte cristiana vedere una A e una M intrecciate, che sono anche le iniziali dell’Ave Maria (“Ave Maria in latino). In latino, O.M.V. sta per “Oblati della Vergine Maria”. Il motto “Mariam cogita, Mariam invoca”: “Pensa a Maria, invoca Maria” deriva da San Bernardo (Sup. Missus est 2,17). La corona di dodici stelle deriva dall’Apocalisse: “Poi apparve un segno grandioso nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle”. (Apoc. 12:1). Questa corona è stata attribuita alla Vergine Maria fin dall’antichità e appare sulla medaglia che Maria stessa chiese a Santa Caterina Labouré nel 1830, durante le apparizioni in Rue du Bac a Parigi.
- Le sommità delle porte del portico rappresentano la gloria di Dio che si estende al cosmo, all'intero universo.
- Sul fondo della cappella, a sinistra, l'Annunciazione rappresenta la fecondazione del nostro mondo materiale da parte dello Spirito di Dio. La composizione ha una forma biologica e cosmica... allo stesso tempo embrione e galassia per questa dinamica forma a spirale. Il giallo simboleggia lo Spirito Santo, il grigio la materia.
- Le tre vetrate all'estrema sinistra hanno come tema la Pentecoste. Queste vetrate rappresentano la luce dello Spirito Santo promessa da Gesù Cristo ai suoi apostoli e, per estensione, a tutti noi. Le fiamme non sono solo quelle poste sulle loro teste e simboleggiate dal disegno contorto, ma anche la nostra illuminazione interiore da parte dello Spirito Santo.
Queste vetrate devono quindi dare l’impressione di una radiosità diffusa e penetrante: lo Spirito Santo deve essere dentro di noi, non fuori di noi.
La parte superiore delle vetrate, luminosa e dorata, simboleggia Dio, la luce divina, mentre la parte inferiore, più scura, rappresenta l’uomo. Il disegno ricorda anche il grano, il raccolto, il raccolto di Dio. La Pentecoste veniva celebrata dagli ebrei nel periodo del raccolto.
- Le tre grandi vetrate del coro a sinistra hanno come tema la Resurrezione.
- Vetrate chiave, perché la Chiesa è la Chiesa di Cristo Risorto.
- Queste vetrate dovevano risplendere della luce di Gesù Cristo, che ci illumina tutti. Vediamo la croce , ma soprattutto l'abbagliante luce spirituale di Cristo risorto, data da blocchi di cristallo tagliati nella massa, spingendo ai lati gli elementi della materia: rocce, ciottoli, carne morta e tutto ciò che è senza vita in noi. La parte più scura in basso mostra che la storia del mondo è cambiata dopo la venuta di Cristo e la sua resurrezione, con la luce che si oppone all'ombra.
- La vetrata illumina l'altare con la sua luce calda e rassicurante. È concepita come una sinfonia che sale dalla terra al cielo.
- Il ritmo del disegno attira lo sguardo dal fondo terreno alla sommità celeste che, illuminando l'altare, ricorda le parole di Cristo riportate da San Matteo: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
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