Le vetrate della Cappella
Le vetrate sono opera di Marie-Josèphe GUEVEL, che nel 1989 ha ricevuto il Premio Internazionale di Vetrate a Chartres.





- La parte a sinistra, rivolta verso l'altare, è dedicata a Gesù Cristo, Maestro e Signore, l'"Unto" che porta la salvezza, rappresentato dai colori dominanti del rosso e dell'oro, secondo un'antica tradizione.
- La prima finestra a sinistra ci parla dell'annuncio fatto a Maria, il momento della storia biblica dell 'Annunciazione [vedi la prima foto da sinistra]. Questa finestra rappresenta la fecondazione del nostro mondo materiale da parte dello Spirito di Dio. La composizione ha una forma biologica e cosmica allo stesso tempo... un embrione e una galassia in questa forma dinamica a spirale. Il giallo simboleggia lo Spirito Santo, il grigio la materia.
- Le tre finestre successive,sempre a sinistra, hanno come tema la Pentecoste [vedi seconda foto da sinistra]. Queste finestre rappresentano la luce dello Spirito Santo promessa da Gesù Cristo ai suoi apostoli e, per estensione, a tutti noi. Le fiamme non sono solo quelle poste sulle loro teste e simboleggiate dal disegno contorto, ma anche la nostra illuminazione interiore da parte dello Spirito Santo.
Queste vetrate devono quindi dare l’impressione di una radiosità diffusa e penetrante: lo Spirito Santo deve essere dentro di noi, non fuori di noi. La parte superiore delle vetrate, luminosa e dorata, simboleggia Dio, la luce divina, mentre la parte inferiore, più scura, rappresenta l’uomo.
Il disegno ricorda anche il grano, il raccolto, il raccolto di Dio. La Pentecoste veniva celebrata dagli ebrei nel periodo del raccolto.
- Le tre grandi vetrate nel coro a sinistra, vicino al tabernacolo [vedi foto al centro], hanno come tema la Resurrezione. Queste vetrate sono fondamentali perché la Chiesa è la Chiesa di Cristo Risorto.
Queste vetrate dovevano risplendere della luce di Gesù Cristo, che ci illumina tutti. Vediamo la croce , ma soprattutto l’abbagliante luce spirituale di Cristo risorto, data da blocchi di cristallo tagliati nella massa, spingendo ai lati gli elementi della materia: rocce, ciottoli, carne morta e tutto ciò che è senza vita in noi. La parte più scura in basso mostra che la storia del mondo è cambiata dopo la venuta di Cristo e la sua resurrezione, con la luce che si oppone all’ombra.
- Guardando l'altare da destra,vediamo le 3 vetrate di Santa Rita e della Nascita della Vergine (la finestra più piccola: la prima a destra).
- In generale, il lato destro della cappella è dedicato alla Vergine Maria e a Santa Rita: il colore predominante è il blu.
Le volute blu e malva, come un manto protettivo, avvolgono e irradiano la statua di Santa Rita con la tenera luce della gentilezza e della compassione. Le macchie rosse simboleggiano le sofferenze della santa: il sangue della sua fronte, salendo verso Dio, si trasforma in rose, ovvero in grazie per noi. Queste rose simboleggiano anche la Vergine Maria e nella quarta finestra, dietro la statua di Santa Rita, si trasformano in “Rosa mystica”, il fiore perfetto, simbolo di Maria. In contrasto con i colori forti della parte inferiore delle vetrate, la parte superiore è illuminata con i colori di Cristo, a fasce, simbolo di speranza per coloro che, disperati, pregano Santa Rita.
Queste vetrate sono state progettate per ispirare la preghiera e la meditazione. Sono porte del mondo spirituale che devono essere aperte lentamente. Come per la musica, è la giusta intonazione dei toni, l’esatta collocazione della linea armonica, che porta l’osservatore al di là di tutto ciò che il simbolismo di primo livello può trasmettere. Lo stesso vale per tutte le vetrate della cappella.
- Un'altra vetrata è molto interessante. Si trova nel coro, a sinistra del crocifisso e dell'altare. Illumina l'altare con una luce calda e rassicurante. È concepita come una sinfonia che sale dalla terra al cielo.
- Il ritmo del disegno attira lo sguardo dal fondo terreno alla sommità celeste che, illuminando l'altare, ricorda le parole di Cristo riportate da San Matteo: "Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".

- Sul retro della cappella, nel portico, si trova lo stemma degli Oblati della Vergine Mariain oro e giallo, i colori di Cristo, si staglia su uno sfondo di stelle blu, simbolo della Vergine Maria.
Lo stemma delle Oblate risale al 1840 circa. Le iniziali mariane includono una M (Maria), la cui parte superiore si svasa in una V (Vergine), circondata da una O (Oblati). Al centro, il piccolo punto verso l’alto corrisponde al punto simmetrico del punto verso il basso; vi si può leggere anche una A, la seconda lettera di Maria: perché nell’antichità si usava fare abbreviazioni con le prime due lettere del nome (vedi, ad esempio, il “khi-rho”, XP, per Cristo). Nell’arte cristiana è molto comune vedere una A e una M intrecciate, che sono anche le iniziali dell’Ave Maria (“Ave Maria in latino). In latino, O.M.V. sta per “Oblati della Vergine Maria”. Il motto ” Mariam cogita, Mariam invoca “. Pensa a Maria, invoca Maria ” viene da San Bernardo (Sup. Missus est 2,17). La corona di dodici stelle proviene dall’Apocalisse: “Poi apparve un segno grandioso nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi, e sul suo capo una corona di dodici stelle” (Apoc. 12:1). (Apoc. 12:1). Questa corona è stata attribuita alla Vergine Maria fin dall’antichità e appare sulla medaglia che Maria stessa chiese a Santa Caterina Labouré nel 1830, durante le apparizioni in Rue du Bac a Parigi.
- Le sommità delle porte del portico rappresentano la gloria di Dio che si estende al cosmo, all'intero universo.
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