Origini bibliche
- In primo luogo, la Bibbia, in particolare l’Antico Testamento, l’idea del giubileo proviene dal Libro del Levitico (25, 8-13). Questo libro è il terzo dei cinque libri della Torah. Deve il suo nome al termine “levita”, che si riferisce ai membri della tribù di Levi, che tradizionalmente si occupavano del Tempio e da cui discendevano i sacerdoti. Parla dei doveri sacerdotali in Israele. Dice quanto segue:
08 Conterai sette settimane di anni, cioè sette volte sette anni, o quarantanove anni. 09 Nel settimo mese, il decimo giorno del mese, durante la festa dell’espiazione, suonerai il corno in segno di lode; in tutto il tuo paese suonerai il corno in quel giorno. 10 Farete del cinquantesimo anno un anno santo e proclamerete la liberazione per tutti gli abitanti del paese. Sarà un giubileo per voi: ognuno di voi tornerà alla sua proprietà, ognuno di voi tornerà al suo clan. . 11 Questo cinquantesimo anno sarà per voi un anno di giubileo: non seminerete, non mieterete il grano che è cresciuto da solo, non vendemmierete la vite non tagliata. 12 Il giubileo sarà sacro per te; mangerai ciò che cresce nei campi. 13 In quest’anno di giubileo, ognuno di voi tornerà alla sua terra.
Così, ogni cinquant’anni, gli israeliti celebravano un Giubileo. Era un anno di liberazione e di gioia, in cui gli schiavi venivano liberati, i debiti cancellati e la terra restituita ai proprietari originari. Era considerato un anno sacro, un momento in cui la terra si riposava e le persone si dedicavano a Dio e alla famiglia.
- Poi, nel Nuovo Testamentol’idea del perdono e del rinnovamento spirituale, in particolare l’insegnamento di Gesù sulla misericordia e sul perdono, ha influenzato anche la nozione di Giubileo nel cristianesimo.

La sua storia
- Fu nel 1300 che Papa Bonifacio VIII istituì il primo Anno Santo. Furono gli stessi pellegrini, molti dei quali si trovavano a Roma in quell’anno, a chiederglielo. Il clima era favorevole. Sotto l’influenza degli spiritualisti francescani e del loro maestro di pensiero, Gioacchino da Flora (XII secolo), la cristianità occidentale stava vivendo un periodo di tensione escatologica e apocalittica. La bolla papale del 22 febbraio 1300 concesse la remissione completa dei peccati e la revoca delle pene a tutti coloro che, dopo essersi confessati, avessero visitato le basiliche romane di San Pietro e San Paolo ogni giorno per quindici giorni. Per garantire che nessuna generazione fosse privata dei benefici di questa indulgenza eccezionale, Bonifacio VIII fissò l’intervallo tra due Giubilei a cinquant’anni. Questa decisione introdusse nella Chiesa latina d’Occidente l’usanza del giubileo, un periodo di un anno caratterizzato da una sovrabbondanza di misericordia divina e qualificato, per questo motivo, come “anno santo”.
- Dalla metà del XV secolo, i giubilei si tennero ogni venticinque anni. Le condizioni per ottenere l’indulgenza giubilare erano già state ampliate con l’aggiunta della Basilica Lateranense e della Basilica di Santa Maria Maggiore alle due precedenti. Il rito di apertura e chiusura delle porte sante delle quattro basiliche maggiori risale al pontificato di Alessandro VI Borgia (1499).

- La dimensione spirituale dell’Anno Santo si rafforzò ulteriormente a partire dal 1575, a seguito della Riforma Cattolica. Il pellegrinaggio giubilare divenne una grande impresa di penitenza e mortificazione collettiva intorno al Romano Pontefice. I pellegrini avevano bisogno di coraggio! Ai pericoli del viaggio si aggiungevano le difficoltà sul posto: trovare alloggio, cibo, muoversi in città, evitare i borseggi… Dopo la grande scissione del protestantesimo, l’ospitalità e gli alloggi si svilupparono per adeguarsi alle dimensioni del pellegrinaggio, che continuò ad attirare a Roma folle dalle nazioni europee rimaste fedeli alla Chiesa Cattolica Romana.
- La lenta scristianizzazione del XVIII secolo, le rivoluzioni del XIX e il declino e poi il crollo del potere temporale dei papi fermarono il Giubileo per un secolo (1825-1925). Gli Anni Santi del 1850, 1875 e 1900 furono proclamati ma non celebrati. Sei giubilei, di cui due straordinari, segnarono il XX secolo: 1925 e 1933 (1900° anniversario della Passione di Cristo, Pio XI), 1950 (Pio XII), 1975 (Paolo VI), 1983 (Giubileo della Redenzione) e 2000 (Giovanni Paolo II).
- Dal 1300, i papi hanno gradualmente esteso la portata del Giubileo. Nel 1950, Pio XII proclamò la natura universale dell’indulgenza giubilare. Da quel momento in poi non fu più necessario recarsi a Roma. L’Anno Santo è visto come un momento importante – di conversione, penitenza, perdono e ringraziamento – nella vita della Chiesa e come il frutto di una politica papale volta a riunire i fedeli intorno alla persona del Papa.
- La storia registra ora ventinove anni santi, compreso il 2025.
Rif / Monique Maillard-Luypaert, diocesi di Tournai, 2025

La Porta Santa
- La Porta Santa ci ricorda la responsabilità che ogni credente ha nel varcarne la soglia: è una decisione che presuppone la libertà di scegliere e allo stesso tempo il coraggio di rinunciare a qualcosa, di lasciarsi alle spalle qualcosa (cfr. Mt 13, 44-46); attraversare questa porta significa professare che Gesù Cristo è il Signore, rafforzando la nostra fede in Lui, per vivere la nuova vita che ci ha donato. Questo è ciò che Papa Giovanni Paolo II ha annunciato al mondo il giorno stesso della sua elezione: “Spalancate le porte a Cristo”.
- Una Porta Santa è la traduzione concreta nella nostra vita quotidiana dell’immagine che Gesù stesso applica a se stesso nel Vangelo: “Io sono la porta. Se uno entra attraverso di me, sarà salvato”. (Giovanni 10, 9).
- La Porta Santa della Basilica di San Pietro a Roma fu aperta per la prima volta nel Natale del 1499. Il 24 dicembre 2024, Papa Francesco la riaprirà in occasione dell’inizio dell’Anno Santo del Giubileo “Pellegrini della Speranza”.
- C’è una Porta Santa in ognuna delle quattro basiliche principali di Roma: San Giovanni in Laterano (la cattedrale del Papa), San Pietro, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura.