Ogni giovedì, le intenzioni registrate nel “Libro delle intenzioni” o ricevute tramite il sito web vengono presentate all’intercessione di Santa Rita durante l’Eucaristia delle 17.30, seguita dall’adorazione eucaristica delle 18.00 e delle 19.00.

In questo modo, la preghiera insieme diventa più intensa. Insieme, l’impossibile diventa possibile, la fragilità di ciascuno diventa la forza di tutti.

La preghiera per gli altri, come la preghiera in generale, è facile da mettere in discussione: perché pregare se Dio vuole già il meglio per noi? Perché ha bisogno delle nostre preghiere quando è molto più saggio di noi? Non sarebbe meglio affidarsi semplicemente a Lui per fare ciò che è meglio per noi? È vero che Dio è più saggio di noi (1 Corinzi 1:25) e che dobbiamo fidarci di Lui (Proverbi 3:5-6), ed è proprio per questo che dobbiamo pregare, perché ci chiede di pregare per noi stessi e per gli altri.

La preghiera per gli altri, insieme alla confessione dei peccati, è raccomandata come fonte di guarigione (Giacomo 5.16). Giacomo scrive: “La preghiera dei giusti opera con grande potenza”. Questo significa che Dio ascolta solo le preghiere delle persone buone? No: nella Bibbia, il termine giusto si riferisce a coloro che hanno fede e sono coperti dalla giustizia di Gesù (Romani 5:1, 3:21-22, 4:2-3).

Gesù ci ha insegnato a pregare nel suo nome (Giovanni 14:13-14), cioè secondo la sua volontà. Conoscere e comprendere Dio è quindi parte integrante della preghiera. Da questo punto in poi, iniziamo a capire perché è importante pregare per gli altri. La preghiera non ci fa ottenere tutto ciò che vogliamo, né garantisce sempre agli altri sicurezza, salute e una vita senza problemi: ci aiuta a conoscere il nostro Salvatore e unisce i credenti. Una preghiera efficace per gli altri ci avvicina a Dio, perché si basa sulla conoscenza della sua volontà (1 Giovanni 5:14). Inoltre, ci avvicina agli altri perché ci permette di conoscerli meglio e di concentrarci sui loro bisogni.

La maggior parte di noi prega per gli altri, chiedendo a Dio, ad esempio, di darci un lavoro, un buon mezzo di trasporto, salute e sicurezza. Potremmo pregare per il matrimonio e le altre relazioni di qualcuno che conosciamo bene. Non c’è nulla di male in questo; infatti, la Bibbia ci incoraggia a pregare per ogni cosa, in modo da non avere nulla di cui preoccuparci (Filippesi 4:6). È bene pregare per la salute e per ricevere cose buone (3 Giovanni 1:2).

Tuttavia, la maggior parte delle preghiere nella Bibbia sono diverse: quando Gesù pregava per gli altri, pregava per la loro fede (Luca 22:32), contro le tentazioni nella loro vita (Luca 22:40), per la loro unità (Giovanni 17:11) e per la loro santificazione (Giovanni 17:17). Paolo pregava per la salvezza dei perduti (Romani 10:1), per i suoi fratelli affinché restino sulla retta via (2 Corinzi 13:7), per i credenti affinché siano rafforzati dallo Spirito Santo, radicati nell’amore, capaci di comprendere l’amore di Dio e riempiti della sua pienezza (Efesini 3:14-19). Si tratta di benedizioni spirituali, ” nel nome di Gesù “e secondo volontà del Padre. Queste preghiere sono una forza per la nostra vita quotidiana.n (2 Corinzi 1,20).

Pregare per gli altri è importante perché è un comando del Nuovo Testamento: dobbiamo pregare per tutti gli uomini (1 Timoteo 2:1), per le autorità (1 Timoteo 2:2), per i perduti (1 Timoteo 2:3-4), per i nostri fratelli e sorelle nella fede (Efesini 6:18), per coloro che predicano il Vangelo (Efesini 6:19-20), per la Chiesa perseguitata (Ebrei 13:3). 

Pregare per gli altri ci permette di distogliere l’attenzione da noi stessi e dirivolgerla ai bisogni di chi ci circonda. “Portate i pesi gli uni degli altri e così adempirete la legge di Cristo”.. “ (Galati 6.2) Inizia oggi a pregare per gli altri per contribuire all’edificazione del corpo di Cristo.