Ministero della "preghiera dei fratelli
Dal Concilio Vaticano II, la Chiesa ha sentito il bisogno di ampliare il concetto di preghiera. Tutti conosciamo la preghiera personale, la preghiera coniugale, la preghiera familiare, la preghiera comunitaria… ma molto meno la “preghiera dei fratelli”, che negli ultimi anni è passata dall’essere una pratica rara a una preghiera desiderata da tutti.
I frati di solito pregano con tre persone, due delle quali si dice che “pregano”, ascoltando e portando le intenzioni della terza persona.
Si tratta quindi di “ essere circondato per qualche istante da fratelli cristiani, affidarti alla loro intercessione presso il Padre, sentirli pregare ad alta voce per te, ascoltare lo Spirito Santo parlare e vederlo agire: questa è la meraviglia offerta dalla preghiera dei fratelli”.
(“La prière des frères” di P. Ardiller) una forma di fraternità nella preghiera.
La Parola di Dio ne parla quando ci promette la misericordia del Padre e la sua azione nella nostra vita.
“Vi ripeto che se due di voi sulla terra si accordano per chiedere una cosa, questa sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli. Perché quando due o tre sono riuniti nel mio Nome, io sono in mezzo a loro. “.
(Mt 18:19-20)
Ma è forse il testo biblico delle nozze di Cana che meglio illustra e dà pieno significato alla preghiera dei fratelli: Maria intercede per suo figlio e Dio risponde ai bisogni specifici dei suoi figli. Proprio come Maria intercede affinché le giare siano riempite di vino, i due fratelli in preghiera intercedono presso Dio a favore del loro fratello.
” Maria, sapendo che suo Figlio ha il potere di rispondere alla sua richiesta, si affida al cuore misericordioso del suo Figlio divino per venire in aiuto dell’umanità”.
spiega P. Ardiller.
Lo svolgimento di una sessione è semplice:
In un luogo favorevole alla meditazione, la coppia e la persona che desidera ricevere la preghiera esprimono innanzitutto chi è Gesù per loro: "Signore Gesù, tu sei...".
Poi il fratello che chiede la preghiera condivide un'intenzione di preghiera che gli sta a cuore per un'altra persona o per una situazione specifica. Coloro che ascoltano hanno una preghiera spontanea che fa eco all'intenzione condivisa. Poi, come Gesù con Bartimeo, il cieco di Gerico, chi prega può chiedere: "Cosa vuoi che il Signore faccia per te oggi, in questo momento?".
Il fratello che chiede la preghiera esprime poi un'intenzione di preghiera che lo riguarda personalmente. Coloro che ascoltano possono imporre le mani su di lui o mettergli una mano sulla spalla, pronunciando ancora una volta una preghiera per lui. La preghiera dei fratelli si conclude con una preghiera comune (Padre Nostro, Ave Maria o altro).
Quando?
il primo sabato del mese, a partire dalle 10.00, su prenotazione.
Dove?
al Salon Rouge
Sacerdote in carica
P. François LAPOINTE OMV
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